TARCENTO JAZZ 2013

TarcentoJazz

VENERDI’ 27 SETTEMBRE
ORE 21:00 INGRESSO LIBERO
Tarcento (UD) – Auditorium delle Scuole Medie, Via Giovanni Pascoli, 15

ZLATKO KAUCIC & ORGAN MADNESS TRIO

ZLATKO KAUCIC (Slovenia)

zlatkokaucic

Percussionista tra i più versatili della scena europea, Zlatko Kaucic è da tre decenni sulla scena internazionale a fianco di Kenny Wheeler, Albert Mangelsdorff, Paul Bley, Misha Mengelberg, Irene Schweizer, Steve Lacy, Mike Osborne, Peter Brötzmann ed altri. Zlatko Kaucic è nato a Postumia nel 1953. Ha cominciato a suonare diciassettenne in Italia con un gruppo di Udine, gli Upupa. Nel 1975 si trasferisce in Svizzera, dove rimarrà per due anni, e dove, tra gli altri, collaborerà con Irene Schweitzer, Radu Malfatti, Peter Frei, Allen Blairman e Duško Goykovich. In seguito si sposta in Spagna, a Barcellona, dove vivrà per sei anni. Nel paese iberico Kaucic suona sia in vari jazz festival che nei club; in questi anni collabora con musicisti come Kenny Wheeler, Steve Lacy, Mike Osborne, John Lewis. Nel 1984 si trasferisce nuovamente, questa volta ad Amsterdam. Nella città olandese suona non solo con i più importanti jazzisti legati alla scena dell’avanguardia europea come Misha Mengelberg, Sean Bergin, Michael Moore, ma anche con Paul Bley, Paolo Fresu, John Pattitucci. Nel 1992 ritorna in Slovenia, dove continua a collaborare a vari progetti con nomi di primo piano del jazz mondiale, da Paul Bley a Steve Lacy, da Chico Freeman a Kenny Wheeler, da David Binney a Marc Ribot, da Albert Mangelsdorff ad Alexander Balenescu, da Trevor Watts a Peter Brötzmann. Nel corso della sua carriera ha inciso oltre trenta dischi.

Zlatko Kaucic – batteria e percussioni

ORGAN MADNESS TRIO (Italia)

danieledagaro

Il progetto Organ Madness nasce nel 1997 ed è incentrato sulle sonorità dell’organo Hammond, con espliciti e chiari riferimenti alle atmosfere delle formazioni analoghe presenti sulla scena musicale intorno agli anni Cinquanta e Sessanta. Il trio, in molte occasioni, ha costituito una specie di nucleo vitale al quale si sono aggiunti ospiti di prestigio internazionale. Il repertorio attinge a quelli che, unanimemente, sono considerati i grandi maestri, tra i quali Tadd Dameron, Duke Ellington, Thelonius Monk rappresentano solamente un aspetto della ricerca sviluppata in questo ambito. Una parte del lavoro che puntualmente viene proposta, si rifà invece a maestri meno presenti nelle performance dei jazzisti, almeno qui in Italia. A questo proposito, spesso si possono ascoltare, fra gli altri, brani di Lee Morgan, Lucky Thompson, Dodo Marmarosa, pazientemente studiati e amati fin da quando questo ensemble ha iniziato ad operare sulla scena nazionale e internazionale.
Daniele D’Agaro – sax tenore
Mauro Costantini – organo Hammond
Alessandro Mansutti – batteria

SABATO 28 SETTEMBRE
ORE 21:00 INGRESSO LIBERO
Tarcento (UD) – Auditorium delle Scuole Medie, Via Giovanni Pascoli, 15

DOB ORCHESTRA & NUTIMBRE

DOB ORCHESTRA (Italia)

Dob Orchestra

La Dob Orchestra è un collettivo di ricerca sulla musica improvvisata formatosi nel 2007 nell’ambito dei laboratori creativi di Dobialab, a Dobbia di Staranzano. Ha all’attivo la pubblicazione del cd Tageskarte per Palomar Records ed apparizioni a festival e meeting sulla musica di ricerca. Il collettivo sperimenta forme di composizione istantanea e di ri-distribuzione della responsabilità compositiva e di conduzione.
Andrea Gulli – computer, sintetizzatore
Giorgio Pacorig – Korg MS 20
Paolo Pascolo – flauto
Gabriele Cancelli – tromba
Gian Agresti – sax contralto
Flavio Brumat – sax tenore
Mimo Cogliandro – clarinetto basso
Ugo Boscain – clarinetto contrabbasso
Giovanni Maier, Michele Spanghero, Costanzo Tortorelli, Carlo Franceschinis – contrabbasso

NUTIMBRE (Italia)

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Il Nutimbre è un quintetto di jazz moderno/improvvisazione radicale, ispirato all’attuale scena newyorkese.
Il quintetto è stato fondato da Stefano Ferrian, polistrumentista impegnato nei più svariati generi musicali e fondatore dell’etichetta dEN Records, che ha prodotto artisti del calibro di Ken Vandermark, Mats Gustaffson, Ab Baars, Paal Nilssen-Love e molti altri.
Il quintetto ha all’attivo un album Risk che è stato supportato da un tour europeo e dalla partecipazione all’Umbria Jazz e al Novara Jazz Fest 2012, nonché da altri numerosi concerti in Italia. A Settembre 2013 verrà pubblicato il secondo disco intitolato Cycles interamente presentato dal vivo a Umbria Jazz 2013.
Il quintetto vede nelle sue fila, oltre al fondatore Stefano Ferrian, alcuni tra i più attivi musicisti emergenti italiani come Vito Emanuele Galante (Nido Workshop, Funkin’Monks), Simone Quatrana (RARA AVIS), Luca Pissavini (Nido Workshop, LuPi, RARA AVIS) e Fabrizio Carriero (Follow The Wires).
I musicisti coinvolti nel progetto hanno all’attivo collaborazioni internazionali con musicisti come Peter Brötzmann, Ken Vandermark, Sabir Mateen, Steve Swell, Steven Bernstein e molti altri, e un’attività concertistica che li ha portati a suonare in tutta Europa, Russia e Asia.
Stefano Ferrian – saxofoni
Vito Emanuele Galante – tromba
Simone Quatrana – piano, cetra, effetti
Luca Pissavini – contrabbasso
Fabrizio Carriero – batteria

DOMENICA 29 SETTEMBRE
ORE 21:00 INGRESSO LIBERO
Tarcento (UD) – Auditorium delle Scuole Medie, Via Giovanni Pascoli, 15

BARABBA’S & FIRE!

BARABBA’S (Italia)

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«Una voce racconta i suoni… poi i suoni raccontano la voce» : questo sono i Barabba’s. Quartetto formato alla fine del 2012 i Barabba’s nascono con l’esigenza di interpretare stati d’animo o vicende personali fondendo free jazz ad atmosfere prog-psichedeliche. Con una introduzione recitata di ciò che accadrà in musica, affidata all’attrice Aida Talliente, i quattro musicisti hanno la libertà di interpretare, secondo la propria sensibilità, le diverse situazioni che si presentano per farle arrivare all’ascoltatore nella maniera più viva e reale possibile.
Clarissa Durizzotto – alto sax
Giorgio Pacorig – Fender Rhodes, Korg MS20
Alessandro Turchet – basso
Alessandro Mansutti – batteria
con la partecipazione dell’attrice Aida Talliente, voce narrante

FIRE! (Svezia) – per la prima volta in Italia / in esclusiva per Tarcento Jazz

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Sorta di supergruppo dell’area ‘off’ scandinava, i Fire! di Mats Gustafsson (Peter Brötzmann Chicago Tentet, The Thing, Swedish Azz), Andreas Werliin (batteria per Wildbirds & Peacedrums) e Johan Berthling (basso nei Tape) hanno inanellato una serie di lavori notevoli dando dimostrazione sia di poter giostrare a proprio piacimento nelle (ri)evoluzioni del jazz moderno (free, aperto alle contaminazioni, groovey, ecc.), sia di poter coesistere in una sorta di comune musicale con ospiti importanti quanto ingombranti. Jim O’Rourke, prima (Unreleased? e il 10″ Released) e Oren Ambarchi poi (In The Mouth A Hand), hanno preparato il terreno e dato più di un indizio sulla concezione musicale del terzetto. Una crasi tra Black Sabbath, Can e la new thing di John Coltrane e Archie Shepp. Il risultato è originale, coraggioso e a tratti addirittura sconvolgente: la costituzione rimane proiettata nell’avant-jazz, ma il suono viene deformato attraverso una lente composta da psichedelia, motori krautrock , tenaglie noise-rock e illusioni di un’emotività labile e primitiva. Una creatività indomabile perfettamente espressa dal loro pseudonimo: Fire!. Imperativo e temibile, come un fuoco pronto ad ammaliarti, agguantarti e carbonizzarti lentamente.
Mats Gustafsson – saxofoni, Fender Rhodes, elettronica
Johan Berthling – basso, chitarra, tastiere
Andreas Werliin – batteria