COSMESI – Avvisaglie di un cedimento strutturale

Sabato 6 marzo ore 22

cosmesi.jpg COSMESI – Avvisaglie di un cedimento strutturale

Ora possediamo un nostro spazio, immacolato ed oblungo. Dove persone ed oggetti diventano presenze semplici uguali e legate. Gli oggetti posti all’interno di questo perimetro sterile ci si spiegano davanti per delimitare e caratterizzare un ambiente simbolico. La persona, un abitante di situazioni, compone geometrie e costruisce dissonanze nello spazio, trasformandolo ed aprendolo alla decontestualizzazione. Lo spazio è comunque limpido, senza oscurità, un luogo di certezze e di semplici sicurezze che l’abitante gestisce con disinvoltura ed in assoluta solitudine. La routine scandisce il tempo di un’esistenza protetta e sicura fatta di movimenti precisi all’interno di un luogo perfettamente conosciuto. Situazioni standard. Un gradevole e apparente stato di quiete.
Nell’attimo buio in cui tutto questo crolla, si modifica radicalmente il modo di stare ed il bisogno di appellarsi a qualcuno spinge alla parola. Tutto è grande e troppo complesso; quello che era familiare ora risulta mostruoso. Non c’è più modo di mantenere il contatto con tutto il resto. Da questo momento gli oggetti non sono più associazione poetica pensiero, presenze omogenee alla persona e allo spazio, ma diventano incastri macchinosi e cattivi compagni.

Progetto, impianto, drammaturgia e dinamica dei suoni di Eva Geatti e Nicola Toffolini con la collaborazione tecnica di Michele Bazzana e, per le sonorità, di Lorenzo Commisso.

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