CORRENTI SONORE 2003

Sabato 27 settembre ore 22

CORRENTI SONORE – performance ed installazioni pensate appositamente per il Cenro “L. Ceschia” da Alessandro Fogar e Marc Behrens.
Alessandro Fogar
opera nel campo della musica elettronica e delle arti multimediali con uno spiccato interesse verso i suoni naturali, la spazializzazione ed i sistemi interattivi. Fogar realizza la sua musica partendo da suoni naturali e costruendo strumenti sintetici. Le composizioni che ne risultano sono spesso studi sulla trasformazione e mutazione di suoni esistenti. “Surface Study # 2 – Streams”, è stato pensato appositamente per “Correnti Sonore”, utilizzando i suoni dell’ambiente che circondano il Torre nei pressi del Centro “L. Ceschia”. I fields recordings effettuati lungo le rive del torrente Torre vengono elaborati, trasmutati: gli oggetti sonori così ottenuti vengono utilizzati in un’installazione che produce, a partire dal materiale di base, un’infinita e sempre diversa combinazione di eventi sonori. La propagazione del suono è realizzata su un sistema di più diffusori che utilizza lo spazio dove avviene l’installazione in modo attivo. Alla base c’è la concezione dello spazio come campo sonoro avvolgente nel quale la presenza e la fisicità del fruitore dell’opera sono imprescindibili. Presenza che si manifesta anche mediante l’interazione che il sistema ha con il torrente, i rumori prodotti dallo scorrere dello stesso vengono campionati tramite dei microfoni e introdotti nel sistema, innescando la creazione di nuovi eventi sonori e diventando essi stessi materiale grezzo poi elaborato e trasformato in suono. www.fogar.it

unknown.jpgMarc Behrens è nato a Darmstadt, in Germania, vive e lavora a Francoforte. E’ un “sound artist” che opera tra performance, installazioni e registrazioni multimediali. Si è esibito sia in Europa che in Medio Oriente, in Giappone e in Nord America. Behrens crea musica elettronica delicata ed evanescente partendo da fields recordings poi rielaborati. Con l’evoluzione della tecnologia digitale, all’interno dell’ampio spettro dell’elettronica minimale si possono trovare nuove nozioni di impercettibilità e suono quasi muto. Le sue composizioni, come le installazioni visive, solitamente toccano la soglia della mera udibilità e incoraggiano lo spettatore a partecipare attivamente e con accresciuta consapevolezza allo stesso processo di percezione uditiva. “The Unknown”, l’installazione sonoro-elettronica che Behrens presenta al Centro “L. Ceschia”, consiste di due interfacce sonore: dischi montati su parete in cui sono inseriti altoparlanti ad alta e bassa frequenza. I suoni prodotti vengono percepiti sotto forma di vibrazione e possono essere esplorati e manipolati unicamente dall’interazione tattile dello spettatore con i dischi. Il risultato è quindi prodotto dalla comunicazione e dalla fruizione dell’opera da parte del pubblico. Dopo Tarcento, nella settimana successiva “The Unknown” sarà presentata alla Biennale di Istanbul.
www.mbehrens.com

Lascia un commento