1° ARCIMAGGIO – seconda edizione

1maggio
1° ARCIMAGGIO – seconda edizione GIOVEDI’ 1° MAGGIO
DALLE ORE 17:00
NEL GIARDINO / BOCCIODROMO DELL’ARCI COMITATO TERRITORIALE DI UDINE
VIA VAL D’AUPA 2, UDINE

dalle ore 17.00 apertura chioschi e dj set
ore 20:00 concerti:
I SALICI (rock psichedelico – friûl)
JACKIE O-MOTHERFUCKER (free rock – usa)

Tutti i circoli Arci insieme per la Festa del Lavoro
Il ricavato della manifestazione andrà a sostegno dell’Arci Comitato Territoriale di Udine

I SALICI
I-Salici
I Salici sono una band originaria dell’estremo Nord Est, da sempre terra di confini fisici e culturali e per questo aperta a visioni nuove e contaminazioni.
La band è formata da un gruppo eterogeneo di musicisti accomunati da una particolare sensibilità per la natura e la mistura in musica di generi diversi. La ricerca di un’identità sonora propria porta i Salici a confrontarsi con molteplici sonorità che vanno dalla musica popolare, il rock anni ’70, la musica psichedelica, la musica medievale e il jazz.
Dal vivo la musica della band sa proporsi con un sound eterogeneo, plasmandosi ai contesti e attingendo energia dal legame con i luoghi, le genti e la loro storia.
Musicalmente la formazione intervalla ballate acustiche a blues ritmati, cavalcate rock a momenti di musica improvvisata. La componente medievale fa ancora parte del repertorio della band, arricchita da contaminazioni etniche dai sapori orientali.
Nel 2012, dopo un lavoro di produzione durato circa un’anno, esce “Nowhere Better Than this Place Somewhere better Thanthis place”, che in pochi mesi riceve buone recensioni da parte della stampa locale e nazionale e permette a I Salici di esibirsi come spalla agli Ozric Tentacles, al festival Imola in Musica e in diverse altre location.
Attualmente il gruppo sta registrando il seguito del primo disco.
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JACKIE-O MOTHERFUCKER
JOMF
Torna in Italia, dopo una lunga assenza, il collettivo guidato da Tom Greenwood, con la sua originale miscela di folk-blues free-form e space-avant-rock, tra rivisitazione e ‘superamento’ delle radici americane. L’occasione è il ventennale della band nonché l’uscita di un LP in split con Tom Carter dei Charalambides.
La band girerà in sestetto e annovera tra le sue fila anche Jeffrey Alexander dei mai dimenticati Black Forest/Black Sea.

Adorati da Sonic Youth e Mogwai, collaboratori di Godspeed You! Black Emperor, incensati dalla stampa specializzata di mezzo mondo (uno su tutti, The Wire ha dedicato loro la copertina qualche anno fa), i Jackie-O Motherfucker sono uno dei pochi gruppi che potrebbe stare contemporaneamente in un volume dell’Anthology Of American Folk Music come pure in una raccolta della Knitting Factory, in una teca dello Smithsonian Institute come in un basement berlinese. Già il nome li introduce senza vie di mezzo, con quella O grande in mezzo intenta a gettare petrolio su fiamme profanatrici.
JOMF è American Folk Music ma non solo. Nel tempo, ha attraversato il jazz più d’avanguardia, al suono delle radici si è unita la costante necessità di andare oltre,e il risultato è quanto di più psichedelico si possa ascoltare nel panorama musicale odierno: chitarre che suonano come sitar, percussioni, tape loops, xilofoni, sax, clarinetti, voci fino ad evolvere nel suono attuale, più “compatto” e, in un certo senso space rock.
La musica infatti attinge da fonti disparate rielaborando poi il tutto secondo una tradizione riconducibile agli anni Sessanta-Settanta. L’ambizione e’ quindi quella di una sorta di musica totale che assorbe e disintegra allo stesso tempo elementi della tradizione americana, psichedelia, free jazz…
Gli anni recenti li hanno visti agitatori di molte situazioni culto dell’indie rock globale, a cominciare dalle partecipazioni alle rinomate edizioni dell’All Tomorrow’s Parties.
u-sound.blogspot.fr